Per capire come viene utilizzato il Taser in Italia basta una semplice ricerca su Google. Quello che emerge immediatamente è che la maggior parte delle persone contro le quali viene utilizzato sono di origine straniera, di solito persone di colore.

L'uso del Taser è strettamente legato alla profilazione razziale: la probabilità di essere fermati dalle forze dell’ordine per un controllo dell'identità è più alta se sembri straniero. Questo rende più probabile che ci si ritrovi in situazioni in cui il Taser viene utilizzato.

Il Taser è un’arma pericolosa. Questo è confermato da numerosi rapporti, sia italiani che internazionali. Può provocare la morte o danni irreversibili, soprattutto se usato contro soggetti con disturbi cardiaci o le cui funzioni sono compromesse – ad esempio da alcol o droghe, o se sotto sforzo al termine di una colluttazione o di una corsa – nel momento in cui vengono colpiti. Dire che il Taser salva le vite perché è meno pericoloso di una pistola significa cambiare silenziosamente le regole del gioco al servizio di una tecnologia sempre più disumana e violenta. Nella pratica, infatti, come dice il Presidente dell’Associazione Antigone, “viene utilizzato al posto del manganello e non delle armi da fuoco”.

L'uso previsto per il Taser è quello di immobilizzare un soggetto violento. Ma quando una persona che non si comporta affatto in modo violento viene fermata per un controllo d'identità sulla base di pregiudizi razziali e viene poi colpita con un Taser, come accade in un numero significativo di episodi (vedi sotto “Il caso Ferrara”), ciò solleva seri interrogativi anche sull'uso improprio dello strumento.

Il quadro che emerge dell’uso del Taser a Ferrara, sia per testimonianza diretta che per monitoraggio della stampa locale da parte di Occhioaimedia, è il seguente:

Ottobre 2022: un uomo di origine africana, dopo una discussione con il controllore a bordo di un treno, viene colpito da un Taser sparato dalla polizia in stazione. Cade a terra, batte la testa e deve essere portato in ospedale.

L’Associazione Cittadini del Mondo rilascia un comunicato stampa in cui esprime la propria preoccupazione per l'utilizzo del Taser:

“Ai cittadini delle nostre comunità, fermati molto frequentemente dalle forze dell’ordine per controllo documenti, l’introduzione del Taser non porta sicurezza, ma paura: la paura che qualcosa di molto grave possa accadere a noi o ai nostri figli.”

Una risposta della multinazionale che produce il Taser, Axon, è pubblicata su Il Resto del Carlino Ferrara, in cui afferma che il giovane “di nazionalità straniera [...] avendo un tasso alcolemico molto alto ha perso il controllo ed è caduto a terra”.

Aprile 2024: un uomo di nazionalità nigeriana che, secondo la dichiarazione dei Carabinieri sulla stampa locale, cercava di “nascondersi dietro ad un furgone […] per provare a sottrarsi dal controllo” nella strada dove abita, proprio davanti alla sua porta di casa, viene colpito da un Taser durante il conseguente litigio con gli agenti.

Il giorno successivo viene pubblicato sulla stampa locale ferrarese la dichiarazione del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Nicola Molteni commentando direttamente l'episodio di Ferrara ed elogiando “l’efficacia di uno strumento di sicurezza e deterrenza straordinario”.

Febbraio 2025: un uomo di nazionalità nigeriana in bicicletta che, sempre secondo la dichiarazione dei Carabinieri, “ha cercato di sfuggire a un controllo”, viene colpito in testa con un Taser e deve subire un'operazione neurochirurgica per rimuovere un pezzo di dardo che si è conficcato vicino a un orecchio.

L’Associazione Cittadini del Mondo scrive nuovamente ai giornali locali esprimendo la propria preoccupazione. Interpellato da uno dei quotidiani per commentare il presunto uso discriminatorio del Taser, un rappresentante di un sindacato autonomo della Polizia locale ha osservato che “gli operatore non hanno nemmeno il tempo di badare al colore della pelle dei soggetti alterati”.

La Cgil di Ferrara ha sempre espresso forte perplessità per l’uso del Taser, definendolo come “strumento repressivo e non di prevenzione”. *

* Per il dibattito sindacale sul Taser sulle pagine della stampa locale ferrarese vedi:

https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/taser-pochi-conoscono-cosa-fa-la-polizia-locale-deficit-di-confronto-60bfa18e

https://www.lanuovaferrara.it/ferrara/cronaca/2025/03/09/news/ferrara-torna-la-violenza-in-carcere-agenti-malmenati-1.100673283

https://www.estense.com/2024/1065219/taser-fp-cgil-un-dibattito-doveroso-trasformato-in-attacco-gratuito/

https://www.ferraratoday.it/cronaca/taser-funzione-pubblica-cgil-punto-fondamentale-prevenzione-crimine.html